Stellantis rassicura sul futuro degli impianti italiani, tranne uno

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Foto Fiom CGIL

Il Gruppo Stellantis ha recentemente incontrato i sindacati e il governo italiano per discutere del futuro della produzione automobilistica in Italia. Mentre il gruppo ha annunciato nuovi modelli per gli stabilimenti di Cassino, Mirafiori e Melfi, lo stabilimento di Pomigliano non sembra beneficiare dello stesso slancio. I sindacati FIM CISL e FIOM CGIL hanno espresso le loro opinioni e preoccupazioni in merito.

In occasione dell'incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Stellantis ha confermato l'importanza della Cassino. Ad essa sarà assegnata la piattaforma STLA Large, che consentirà la produzione di tre nuovi modelli: il nuovo Stelvio, la nuova Giulia e un modello non ancora definito. Questa nuova piattaforma garantirà una maggiore flessibilità produttiva e una riduzione dei costi, come ha sottolineato Davide Mele, rappresentante di Stellantis.

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Il Segretario Generale della FIM CISL Ferdinando Uliano ha dichiarato che questa iniziativa è fondamentale per il rilancio dello stabilimento di Cassino. Nel 2017, con i modelli Giulia e Giulietta, lo stabilimento ha prodotto 135.000 unità, contro le sole 50.000 del 2023. L'aggiunta di nuovi modelli promette quindi un significativo aumento dei volumi di produzione e, si spera, dei posti di lavoro.

Il Melfi produrrà cinque nuovi veicoli di diversi marchi Stellantis sulla piattaforma STLA Medium. Il Mirafiori produce la 500 elettrica, la futura 500 ibrida e i cambi a doppia frizione per diversi modelli del Gruppo.

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Tuttavia, il Pomigliano si trova in una situazione più delicata. Attualmente produce l'Alfa Romeo Tonale e la Fiat Panda ibrida, quest'ultima prevista fino al 2029. Tuttavia, con la futura Panda elettrica prodotta in Serbia, la competitività dello stabilimento di Pomigliano è in pericolo.

La FIOM CGIL ha espresso le proprie preoccupazioni in merito a la mancanza di nuovi modelli elettrici per questo impianto. Secondo Samuele Lodi, Segretario Nazionale della FIOM-CGIL, il prolungamento della produzione della Pandina non sarà sufficiente a compensare il calo dei volumi dei modelli attuali. Inoltre, sottolinea che Stellantis sta continuando a investire in altri Paesi, lasciando Pomigliano senza prospettive.

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