Stellantis: ancora 2 settimane di stop per l'impianto motori di Termoli

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Lo stabilimento di motori di Termoli, di proprietà della Stellantis, sta affrontando nuove turbolenze. Dopo una serie di arresti di produzione nel corso dell'estate, e poi a settembreStellantis ha appena annunciato altre due settimane di stop nello stabilimento italiano. Queste interruzioni si aggiungono a una crisi produttiva che si sta trascinando, lasciando presagire un futuro incerto per questo storico impianto.

Una crisi produttiva senza precedenti

Solo un mese fa, abbiamo riferito che lo stabilimento di Termoli stava attraversando un periodo difficile. Specializzata nella produzione di motori a combustione GMEL'impianto sta soffrendo a causa della rapida transizione dell'industria automobilistica verso i veicoli elettrici, tra cui le Alfa Romeo Giulia e Stelvio e le Maserati Ghibli e Levante ibride. Il Motore GSE (Firefly)Anche il motore Puretech, che ora equipaggia la maggior parte dei nuovi modelli ibridi del Gruppo, è stato abbandonato. Per quanto riguarda il V6, è riservata a modelli di nicchia come l'Alfa Romeo Quadrifoglio e la Maserati Trofeo, la cui produzione è insufficiente a garantire la redditività dell'impianto.

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Queste interruzioni della produzione arrivano in un momento di grande incertezza. L'impianto ha già subito diversi arresti quest'estate e la tendenza non sembra invertirsi. Il progetto di conversione di Termoli in una Gigafactory, annunciato nel 2022 da Automotive Cells Company (ACC), una partnership tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies, non è progredito con la rapidità prevista. Il rallentamento della domanda di veicoli elettrici ha messo in pausa il progetto, facendo precipitare l'impianto in una situazione precaria.

Prospettive negative per Termoli

Il calo degli ordini di motori a combustione interna si è intensificata con i recenti annunci di Maserati e Alfa Romeo, che hanno annunciato il passaggio a modelli completamente elettrici entro il 2027-2028. Queste decisioni mettono definitivamente fine all'uso dei motori a combustione V6 e GME. La gamma Fiat rimane una delle poche speranze per Termoli, con una futura Fiat 500 ibrida prevista per il 2025-2026Tuttavia, ciò non sembra essere sufficiente a compensare il drastico calo dell'attività.

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Inoltre, l'incontro programmato lo scorso agosto tra Stellantis, il ministro Adolfo Urso e i sindacati non ha prodotto alcuna soluzione concreta per il futuro dell'impianto, e peggio ancora, il governo italiano ha annunciato il ritiro dei finanziamenti pubblici per l'impianto. La strategia industriale completa dell'ACC non sarà svelata prima della fine dell'anno o all'inizio del 2025, ma nel frattempo i dipendenti di Termoli stanno affrontando ripetute interruzioni e un futuro incerto.

Nuove interruzioni e azioni sindacali

Come se non bastasse, è stato confermato un nuovo periodo di chiusura. Secondo i media locali Termolionline, un'altra interruzione della produzione è prevista dal 21 ottobre al 3 novembre 2024che ha interessato i reparti motori FIRE, GSE, T4 e V6. Questo stop ha coinciso con una mobilitazione nazionale dei metalmeccanici italiani, segnata da uno sciopero di otto ore il 18 ottobre.

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Termoli, un tempo simbolo dell'industria automobilistica italiana, è diventata un esempio lampante delle sfide associate alla transizione energetica. Se la riconversione della Gigafactory dovesse andare avanti, potrebbe offrire la possibilità di rivitalizzare l'industria locale. Per il momento, tuttavia, i sindacati chiedono una massiccia mobilitazione per sottolineare l'importanza dell'industria metallurgica e preservare i posti di lavoro.


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8 opinioni su "Stellantis: 2 nuove settimane di fermo per lo stabilimento motori di Termoli"

  1. Un'ulteriore prova che il motore PureTech, scelto ora per i marchi italiani anziché per il FireFly, è uno scandalo.
    La politica di Tavares è quella di uccidere tutto ciò che è italiano!
    Per quanto riguarda l'Alfa Romeo e la Maserati che diventeranno completamente elettriche, si tratta solo di suonare il clacson.

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      • TAVARÉS, che ancora una volta non è assolutamente il capo visto che il capo è Agnelli, Tavares sta semplicemente cercando di minimizzare i costi il più possibile a scapito della ricerca. Per quanto mi riguarda, il fatto di vedere ora una Fiat su piattaforma 208 con un motore Tech puro mi toglie ogni interesse a continuare con questo marchio e piuttosto che affrontare i problemi di robustezza e qualità di Peugeot e altri, farò quello che molti che non vogliono altri problemi, andrò in Toyota!
        ma non vedo l'ora di vedere il futuro fallimento della Epsilon e il crollo dell'Alfa-Romeo grazie alla politica "tavaresca".

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  2. Credo che il governo italiano stia iniziando a rendersi conto che Stelantise sta uccidendo l'industria automobilistica italiana.
    E stiamo iniziando a guardare ai marchi cinesi che vogliono affermarsi in Italia.
    Questa è la realtà dei nostri leader industriali e politici.
    Fare più soldi possibile a spese della popolazione europea.

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