Stellantis: i dettagli dell'offerta fatta ai dipendenti Maserati di Modena di lavorare per Fiat in Serbia

Il Stellantis finalizzato all'invio di Maserati a Modena, in Serbia, sta facendo scalpore. In un momento in cui la produzione Maserati a Modena sta rallentando, questa proposta ha suscitato un misto di sconcerto e indignazione tra i lavoratori e i sindacati.

Dal novembre 2024, lo stabilimento Maserati di Modena è in regime di orario ridotto a causa della scarsa produzione, con appena 220 Maserati MC20 costruite entro il 2024. Stellantis ha trovato una soluzione apparentemente semplice: inviare i lavoratori a Kragujevac in Serbiaper lavorare alla produzione della Fiat Grande Panda. Ma questa proposta non ha mancato di suscitare reazioni.

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Una chiamata WhatsApp

Luigi Cozzolino, 57 anni, operaio della Maserati da 35 anni e rappresentante sindacale, ha rivelato di aver ricevuto l'offerta tramite un messaggio WhatsApp. Ha dichiarato di non avere intenzione di accettare l'offerta: "Alla mia età, non lascerò la mia famiglia e la mia casa per andare in Serbia per 1.000 euro in più", ha detto.

Questa proposta, che consiste in un trasferimento volontario di sei mesi con la possibilità di tornare a casa ogni 45 giorni, comprende alloggio, vitto e una diaria di 25 euro. Lo stipendio base dei lavoratori rimarrebbe di 1.700 euro, più circa 1.000 euro. L'indennità sarebbe molto più bassa di quella prevista per chi lavora a Modena.

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Rifiuto complessivo dell'offerta

L'idea di lavorare all'estero in un contesto geopolitico instabile e con condizioni poco chiare è stata rapidamente rifiutata da diversi dipendenti. Luigi, che ha perso 7.000 euro nel 2024 a causa dell'orario ridotto, ha sottolineato che l'offerta era un "insulto" alla sua dignità. Inoltre, nessun sindacato è stato coinvolto nella discussione preliminare di questa opzione, il che ha aumentato la frustrazione dei lavoratori.

Il sindacato Fiom ha definito l'offerta "umiliante". Secondo i leader sindacali, le proposte di Stellantis non fanno che aggiungere ingiustizia a una situazione già tesa. Lungi dall'essere una soluzione praticabile per Maserati, questa proposta ha incontrato una forte opposizione, soprattutto a causa della sua natura precaria e della mancanza di consultazione con i sindacati.

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Luigi conclude che il trasferimento della produzione di GranCabrio e GranTurismo da Mirafiori a Modena potrebbe essere una buona notizia.

Fonte: Corriere Di Bologna

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