
Dal suo arrivo in Ferrari nel 2025, Lewis Hamilton sta affrontando una serie di critiche, legate soprattutto alle sue prestazioni e al suo passaggio alla Scuderia. Queste critiche hanno preso slancio dopo un inizio di stagione difficile, in cui Hamilton ha avuto i suoi alti e bassi, in particolare nel Gran Premio d'Australia e nel Gran Premio di Cina. Dopo aver vinto la gara Sprint a Shanghai, Hamilton è stato costretto a prendere squalifica dalla gara principale. Tuttavia, è stato soprattutto un altro aspetto della sua stagione ad essere oggetto della sua sfuriata: le incessanti critiche alla sua integrazione nella Ferrari.
I primi Gran Premi sono stati tutt'altro che idilliaci per Hamilton, con un 10° posto in Australia. Al Gran Premio di Cina, sebbene la sua vittoria nella gara Sprint fosse un segno di potenziale, la gara principale è stata segnata dalla delusione, alimentando ancora di più le critiche, con alcuni che lo hanno descritto come "meno competitivo" del suo compagno di squadra Charles Leclerc.
Hamilton ha scelto di rispondere direttamente a queste critiche. In un'intervista, ha espresso il suo disappunto per i giudizi ricevuti e ha sottolineato la difficoltà di adattarsi a una squadra e a una vettura che funzionano in modo diverso. Per lui, il processo di transizione richiede tempo e, anche se piloti come Fernando Alonso e Sebastian Vettel sono stati in grado di brillare rapidamente, la costruzione di una squadra solida a lungo termine richiede una pazienza che alcuni sembrano ignorare.
Alla conferenza stampa, Hamilton ha dichiarato: "È un periodo strano. Alla gente piace essere negativa alla minima occasione, anche per le cose più piccole. [...] Sono i tempi difficili che stiamo vivendo. Vedo persone che ho ammirato per anni parlare a sproposito. [...] E non è facile integrare una nuova squadra con caratteristiche della vettura completamente diverse". A suo avviso, questa impazienza nel giudicare è una mancanza di riconoscimento del duro lavoro necessario per un'integrazione di successo.
Nelle sue parole, Hamilton ha parlato anche del ruolo centrale dei tifosi: "Conosco i tifosi e so che vogliono vedere la Ferrari vincere, ma non dobbiamo avere fretta. Dobbiamo fare un passo alla volta. Per il campione del mondo la pressione c'è, ma non è insormontabile se rimane concentrato sul lungo termine. Ha insistito sul fatto che il Scuderia Ferrari non poteva ritrovare immediatamente il livello di prestazioni che aveva nel 2004 o nel 2007. "Roma non è stata costruita in un giorno", ha aggiunto.
Questo messaggio riecheggia anche quello di Anthony Hamilton, padre di Lewis, che, qualche giorno fa, ha espresso il suo sostegno alla Scuderia e suo figlio dopo la difficile gara australiana. In un'intervista ha dichiarato: "Siamo dei combattenti, proprio come la Ferrari. Non è facile, ma ricostruiremo questa squadra". E ha aggiunto: "Lo stiamo facendo per la Ferrari, ma anche per l'Italia e per tutti i tifosi". Le sue parole suonano come un appello alla pazienza e alla fiducia, ricordandoci che anche le migliori squadre attraversano momenti difficili prima di tornare più forti.